La lente della Corte dei conti
europea punta sulla rete stradale che collega gli Stati Ue e le
loro regioni. Gli auditor hanno annunciato in una nota che è già
cominciata la fase preliminare del lavoro di verifica sulle
azioni e i finanziamenti della Commissione europea volti a far
completare la rete dei vari Paesi secondo i tempi e i programmi
stabiliti. Secondo la Corte, le strade sono ancora il principale
modo di trasporto interno per persone e merci nell'Ue ed è
probabile che lo resteranno anche nel prossimo futuro. L'Unione
punta a completare entro il 2030 i nove corridoi principali
della rete transeuropea di trasporto Ten-T (quattro dei quali
attraversano l'Italia), che coprono circa 40mila chilometri di
strade, e ultimare la rete globale entro il 2050, facendo sì che
tutte le regioni dell'Ue siano accessibili e collegate tra loro.
I finanziamenti dell'Ue per le infrastrutture stradali nel
periodo 2007-2020 ammontano a circa 82 miliardi di euro, la metà
dei quali è stata spesa per le reti centrale e globale. La
pubblicazione della relazione di audit è prevista a inizio 2020.
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