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I Paesi emergenti contro l’ipotesi di una tassa europea CO2 alle frontiere

I Paesi emergenti contro l’ipotesi di una tassa europea CO2 alle frontiere

Brasile, India, Cina e Sudafrica: seriamente preoccupati

16 aprile 2021, 19:08

Redazione ANSA

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Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro © ANSA/EPA

"Esprimiamo grave preoccupazione per la proposta di introdurre barriere commerciali, come l'adeguamento unilaterale del prezzo della CO2 alle frontiere, che sono discriminatorie e contrarie ai principi di equità". Lo scrivono in una dichiarazione congiunta, i ministri dell'ambiente e del clima di Brasile, India, Cina e Sudafrica.

Nella dichiarazione, i cosiddetti paesi "Basic" rinnovano l'impegno per la Cop 26 a Glasgow, ma sottolineano che proposte come quella che l'Ue sta preparando sulla tassazione della CO2 alle frontiere non rispettano il principio delle "responsabilità comuni ma differenziate e rispettive capacità", che fa parte dell'Accordo di Parigi.

Le quattro economie emergenti ribadiscono priorità quali la strategia di adattamento e l'impegno dei paesi ricchi a versare 100 miliardi di dollari entro il 2025 ai paesi poveri, sul quale "i paesi sviluppati non stanno facendo abbastanza".

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