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Truffa, sequestrati traghetti e beni per 64 mln in Sardegna

Operazione Gdf, tra accuse anche attentato a sicurezza trasporti

17 marzo, 19:28

(ANSA) - CAGLIARI, 16 MAR - Beni per oltre 64mln di euro, compresi due traghetti, sono stati sequestrati dalla Gdf a due imprenditori e due società, la Delcomar e la Delcoservizi, operanti nel settore della navigazione e noleggio di mezzi per il trasporto marittimo. I reati ipotizzati sono concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, turbativa d'asta, frode nelle pubbliche forniture, falso in atto pubblico e attentati alla sicurezza dei trasporti. Il sequestro preventivo, richiesto dal Gip di Cagliari, è scattato a Cagliari, Portoscuso, Calasetta, La Maddalena, Porto Torres, Sassari, Palermo, Reggio Calabria e Augusta.

Indagati sono gli armatori Franco Del Giudice e il figlio Enzo Giorgio, le cui società e navi sequestrate sono state affidate agli amministratori giudiziari nominati dal gip per garantire la continuità aziendale dei collegamenti marittimi. Le indagini sono partite nel 2019 e sono state condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e con la collaborazione degli specialisti del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di finanza. Sotto i riflettori è finita la procedura di gara, aggiudicata dalla Regione Sardegna nel 2016 (per la durata di sei anni per l'importo complessivo di 70,1 milioni, con opzione di estensione del servizio fino a 9 anni per un valore complessivo totale di oltre 104 milioni di euro) per assicurare i collegamenti con le isole minori di San Pietro (Carloforte) e La Maddalena. "Tra i requisiti per poter partecipare e aggiudicarsi la gara - spiegano dalla Guardia di finanza - i concorrenti avrebbero dovuto adibire unità dotate di stringenti caratteristiche strutturali volte a consentire il traghettamento, in condizioni di sicurezza, di merci pericolose e passeggeri, tutelando e garantendo, in particolare, le pari opportunità, in termini di accessibilità e di mobilità a bordo delle stesse navi, anche alle persone a mobilità ridotta".

Dagli accertamenti effettuati dalle Fiamme gialle, che si sono avvalsi anche di ingegneri navali, è emersa invece l'inidoneità tecnica dei traghetti utilizzati, con pericoli proprio per le persone a mobilità ridotta in caso di incendio o naufragio.

Inoltre per gli uomini della Gdf le carenze non sarebbero state mai sanate. (ANSA).

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