(ANSA) - ROMA, 16 MAR - Uno dei punti programmatici del
Ministero della Transizione ecologica è "la transizione
burocratica, cioè la burocrazia al servizio della transizione.
E' il tema del 'permitting', la catena di procedure che porta al
rilascio del permesso per aprire i cantieri. I tempi adesso sono
piuttosto lunghi. L'emergenza della pandemia impone una
revisione delle procedure amministrative e degli assetti
regolatori per realizzare i progetti". Lo ha detto stamani il
ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in
audizione in teleconferenza davanti alle Commissioni Ambiente ed
Attività produttive di Camera e Senato.
"L'efficienza realizzativa di nuove iniziative, ad esempio
nelle rinnovabili, è pari a 1/10 di quanto programmato - ha
spiegato Cingolani -. Sono inefficienze patologiche che non
potremo più permetterci in fase di realizzazione del Pnrr.
Andranno individuati correttivi mirati, ispirati alle migliori
pratiche amministrative nazionali". Inoltre "è intenzione del
Ministero rafforzare la commissione Via-Vas per recuperare il
ritardo accumulato nelle autorizzazioni".
"Un modello è quello del ponte Genova San Giorgio, una corsia
preferenziale che realizzi i progetti del Pnrr - ha detto ancora
il ministro -. La governance del Piano nazionale di ripresa e
resilienza rappresenta un momento critico. Nel momento in cui si
realizza uno straordinario sforzo di ricostruzione, il paese
deve disporre di procedure amministrative che elevino
drasticamente i risultati del pubblico e del privato. Genova è
solo un esempio di governance virtuosa, non è l'unico". (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
