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Renault: non versa indennità a Ghosn dopo le dimissioni

Pari a due anni, non soddisfatte le condizioni stabilite

Redazione ANSA ROMA

 Il consiglio di amministrazione di Renault ha deciso di non versare a Carlos Ghosn - il CEO recentemente uscito di scena per le note vicende giudiziarie avviate da Nissan in Giappone - l'indennità pari a due anni dopo le sue dimissioni. Lo si apprende da una nota rilasciata dalla Casa d'auto francese.

"In seguito alle dimissioni di Carlos Ghosn dal mandato di presidente del consiglio di amministrazione e di direttore generale il 24 gennaio u.s. - si legge - il Consiglio ha deciso all'unanimità, nella seduta del 13 febbraio 2019, di rinunciare al vantaggio della clausola di non concorrenza sottoscritta da Carlos Ghosn e, di conseguenza, di non versargli l'indennità corrispondente, pari a due anni di remunerazione fissa e variabile". "Trattandosi di azioni conferite nel 2015, 2016, 2017, 2018 a Carlos Ghosn in qualità di CEO - si legge ancora - sia come componente dilazionata della sua remunerazione variabile per gli esercizi dal 2014 al 2017, che nell'ambito dei piani di conferimento di azioni di performance per gli anni dal 2015 al 2018, la loro acquisizione definitiva è subordinata alla condizione di presenza in Renault. Il Consiglio ha constatato all'unanimità che tale condizione non è soddisfatta, fatto che comporta la perdita del diritto da parte di Carlos Ghosn di acquisire in modo definitivo le suddette azioni".

"Il Consiglio - ricorda infine il comunicato - delibererà il prossimo 15 marzo in merito alla remunerazione spettante a Carlos Ghosn per l'esercizio 2018".

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