Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Svegli di giorno perché una proteina dice al cervello di alzarci

Scoperto come sia in grado di regolare l'equilibrio sonno veglia

Redazione ANSA ROMA

E' merito, o colpa, di una proteina se la luce tende a svegliarci e il buio tende a farci venire sonno. A indagare in che modo l'alternanza giorno-notte influenzi direttamente la propensione ad addormentarsi, è una nuova ricerca pubblicata nella rivista Neuron.
    Precedenti studi hanno identificato negli occhi i fotorecettori che captano l'effetto della luce e li trasformano in segnali elettrici. Ma non era noto come il cervello utilizzasse queste informazioni visive per influenzare il sonno.
    Per rispondere a questo quesito, i ricercatori del California Institute of Technology (Caltech) di Pasadena hanno esaminato i pesci zebra, ovvero animali che hanno un pattern di sonno/veglia simile a quello dell'uomo. Questi zebrafish sono stati geneticamente modificati per esprimere una certa proteina, chiamata prokineticin 2 (Prok2). I ricercatori hanno scoperto che i pesciolini che avevano l'espressione Prok2 in eccesso tendevano a dormire durante il giorno e rimanevano svegli durante la notte: ovvero Prok2 può inibire l'effetto di veglia che la luce ha normalmente, così come l'effetto dell'oscurità di indurre il sonno. Inoltre i livelli eccessivi di Prok2 hanno anche aumentato i livelli di galanina, che è un neuropeptide individuato di recente nell'ipotalamo anteriore del cervello e che svolge un ruolo chiave nella regolazione del sonno. Se ulteriori ricerche determineranno che Prok2 si comporta allo stesso modo nel cervello umano, lo studio potrebbe aprire la strada a nuovi farmaci per indurre, a seconda delle esigenze, sonno o veglia. 
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA