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Gli accordi commerciali fatti dall’Ue sono svantaggiosi

Gli accordi commerciali fatti dall’Ue sono svantaggiosi


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

di Redazione ANSA


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La Commissione europea è stata più volte accusata, secondo quanto rileva nel suo rapporto sui falsi miti il Globesec Institute, di non fare abbastanza per proteggere i propri cittadini dalla globalizzazione e di fare troppe concessioni negli accordi commerciali con Paesi terzi, in particolare quando si tratta del settore agricolo. È vero che l’Ue ha abbassato le tariffe sui prodotti importati negli anni passati (da qui l’accusa di accordi svantaggiosi) ma sulla base di una reciprocità che, secondo la Banca mondiale, ha contribuito a un calo generalizzato di dazi e tariffe sull’import-export a livello mondiale nel periodo 2002-2015. Oggi l'Unione europea è una delle economie più aperte al mondo, con circa il 70% delle sue importazioni che entrano a tariffa zero o ridotta, proprio grazie a questi trattati. Il Ceta, approvato dal Parlamento europeo il 15 febbraio 2017, ha eliminato il 98% delle barriere tariffarie tra Canada e Ue, permettendo la vendita in quel Paese di 143 Indicazioni geografiche europee (Igp). Tra queste, 41 prodotti italiani che rappresentano il 92% delle esportazioni dell’Italia verso il Canada. Gli agricoltori europei saranno avvantaggiati anche dal recente accordo commerciale con il Giappone, entrato in vigore a gennaio scorso, che elimina i dazi su oltre il 90% delle esportazioni agricole dell'Ue. Ciò rende i prodotti europei più accessibili e ancora più attraenti per i consumatori giapponesi. Inoltre, il Giappone adesso riconosce e protegge più di 200 Indicazioni geografiche europee.

 

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