(ANSA) - ROMA, 05 NOV - "Dopo la vittoria al Masters ho
scritto una lettera di congratulazioni a Tiger Woods: non mi ha
mai risposto". Greg Norman, tra i migliori golfisti degli anni
Ottanta e Novanta, punta il dito contro Woods. "Probabilmente
non gli starò simpatico ma mi aspettavo un comportamento
diverso, più rispettoso. Ho percorso molta strada e consegnato
la missiva alla vigilanza presente davanti alla sua abitazione.
Quando vinsi il mio primo torneo importante Jack Nicklaus fu il
primo a complimentarsi con me. Eppure a Tiger ho sempre portato
rispetto. Su richiesta del papà, quando ero al 1/o posto del
world ranking, giocai con lui nove buche. Aveva 14/15 anni, mi
era stata chiesta una valutazione relativa alle qualità del
ragazzo. Peccato". Ma in America sono certi. Woods non ha mai
perdonato allo Squalo Bianco del golf, tra i giocatori più amati
dal pubblico e vincitore in carriera di 91 tornei, le
dichiarazioni arrivate nel momento più buio della carriera di
"Big Cat". Dopo gli scandali extra-green iniziati nel 2009 e le
operazioni alla schiena di Woods, Norman dichiarò pubblicamente
di non credere in un grande ritorno sulla scena mondiale del
campione americano. Nel 2011 arrivò poi la frattura definitiva
con Norman, capitano del Team Internazionale alla Presidents
Cup, che criticò l'omologo Fred Couples (Stati Uniti) per aver
puntato su Tiger.
Per la stampa americana Woods non ha mai perdonato le uscite al
veleno di Norman, di qui la decisione di non rispondere alla
missiva inviatagli.