FOTO GALLERY - A Puerto Sherry (Cadice, Spagna) titolo nella classe RS Venture per Fabrizio Olmi e Davide Di Maria (LNI Milano e Canottieri Garda di Salò). Un grande Antonio Squizzato (Canottieri Garda di Salò) conquista il secondo posto al Mondiale Paralimpico nella classe 2.4 mR, alle spalle dell'imprendibile francese Damien Seguin. Da segnalare il 4° posto di Marco Gualandris e Emiliani Giampietro (LNI Milano e CV Punta Ala)
Si è concluso con un oro, un argento e un quarto posto per i tre equipaggi azzurri presenti il Para World Sailing Championship 2019 in Spagna, a Puerto Sherry nei pressi di Cadice. La Para Sailing continua il suo cammino volto a tornare paralimpica e ammessa ai Giochi (si spera dal 2028), e intanto registra buoni numeri e discreto interesse a livello internazionale e dei singoli paesi. Diciotto 2.4 mR, 36 Hansa 303 maschili, 12 Hansa 303 femminile (tre singoli), 10 RS Venture (doppi) hanno dato vita al mondiale 2019.
Gli azzurri Fabrizio Olmi (LNI Milano) e Davide Di Maria (SC Garda Saló) vincono la medaglia d’oro in rimonta ai danni dei canadesi John McRoberts e Scott, argento e dei britannici Will Street e Jonathan Currell, bronzo. Chiudono in quarta posizione, a poche lunghezze dal podio, gli altri italiani Marco Gualandris (ADV Alto Sebino) ed Emiliano Giampietro (YC Punta Ala).
Dopo 12 regate e il secondo anche nella Medal Race, l'argento iridato premia Antonio Squizzato, seguito dal tecnico paralimpico federale Filippo Maretti, con il suo miglior risultato di sempre. Niente da fare rispetto al francese Damien Saguin, ma Squizzato ha dimostrato di essere la seconda forza mondiale della classe resistendo agli avversari per il secondo gradino del podio.
Assenti equipaggi italiani nelle due classi Hansa 303 maschile e femminile.
Il commento del consigliere FIV Fabio Colella che è responsabile dell'attività Paralimpica: "Come accade solo nello sport, indica che siamo sulla rotta giusta . Continuiamo con i nostri obiettivi di promozione e divulgazione di questa attività federale. Un grazie agli atleti, ma non posso dimenticare il lavoro dei tecnici federali, dei circoli affiliati FIV, delle zone FIV e dei tanti istruttori federali, che ormai su tutto il territorio nazionale, hanno sviluppato e fatto crescere l'attività parasailing."
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