BRUXELLES - Sovranità degli Stati nazionali, difesa, rafforzamento delle frontiere esterne, lotta alla cancel culture, riequilibrio del Green Deal: sono questi alcuni delle priorità del partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei (Ecr) enunciate nel manifesto elettorale adottato all'unanimità nella riunione tenutasi ieri. "Oltre a sostenere la sovranità degli Stati nazionali, il manifesto dell'Ecr individua come priorità il rafforzamento dell'industria europea della difesa, la cooperazione tra l'Ue e la Nato e gli investimenti in tecnologia e sicurezza" si legge in una nota diffusa dall'Ecr.
Sul capitolo immigrazione si sottolinea in particolare che "nessun Paese dovrebbe essere costretto ad accettare migranti illegali" e si chiede "una strategia globale di sicurezza delle frontiere che copra tutti i possibili punti di ingresso, compresi i confini aerei, terrestri e marittimi". "L'Ecr - si legge ancora - si oppone anche alla proliferazione della "cancel culture", in quanto gli europei sono il frutto di un albero profondamente radicato, radicato nel pensiero millenario, nella filosofia, nei precetti religiosi e nelle avanguardie culturali e artistiche.
Nel manifesto si menziona anche il Green Deal che, secondo i conservatori, "deve essere stravolto". "L'Ecr - si spiega - vuole sostenere una strategia climatica più equilibrata e localizzata che non dimentichi la gente comune, dia priorità al benessere socio-economico e smetta di trascurare le preoccupazioni di agricoltori, allevatori e pescatori, cittadini e imprese". Quanto alle relazioni commerciali nel mondo, si sottolinea in particolare la necessità di un ampliamento e una diversificazione dei partner per "ridurre le dipendenze eccessive e rafforzare la competitività".
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