/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tajani a Macron, ora cambiamo insieme l'Europa

Tajani a Macron, ora cambiamo insieme l'Europa

Affrontare subito e uniti le grandi sfide

08 maggio 2017, 13:04

Redazione ANSA

ANSACheck

Tajani a Macron, ora cambiamo insieme l 'Europa - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - L'inversione di tendenza è stata confermata e dopo aver scampato il pericolo Le Pen e Frexit grazie alla vittoria di Emmanuel Macron "ora bisogna andare avanti in fretta senza commettere l'errore di sottovalutare il risultato conseguito" dalla leader del Front National e dall'astensionismo. Lo ha detto in un'intervista all'ANSA il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, secondo il quale "Francia, Italia, Spagna e Germania, insieme alle istituzioni Ue, devono affrontare subito le tre grandi emergenze: la disoccupazione giovanile, il terrorismo e l'immigrazione".

 

Tajani è stato tra i primi a congratularsi con Macron su twitter. "Contiamo su una Francia che contribuisca a cambiare l'Europa per riavvicinarla ai cittadini", ha scritto. E parlando con l'ANSA, pur evidenziando il sospiro di sollievo dell'Europa per la vittoria conseguita del prossimo inquilino dell'Eliseo, ha sottolineato che "bisogna fare in fretta, il segnale arrivato dall'alta astensione e i voti per la Le Pen non devono essere sottovalutati. Anche se il risultato è positivo: vincono coloro che sono contrari a Frexit. Dopo la Spagna e l'Olanda il populismo ha registrato un'altra battuta d'arresto". Per il presidente del Pe, il dialogo tra Parigi e Berlino ora ripartirà. Ma tutti i "grandi Paesi, la Francia, insieme all'Italia, la Spagna e la Germania, dovranno prendersi la responsabilità di rilanciare il progetto europeo e dare un impulso per andare avanti e affrontare le tre grandi emergenze. Su questo bisogna lavorare insieme in maniera determinata. Anche con le istituzioni Ue, a cominciare dal Parlamento, che è quella più sensibile alle istanze dei cittadini".

 

Ma quale sarà la ricetta economica di Macron? "Lui è un liberale e a quanto pare si iscriverà al gruppo liberale, quindi si va in una buona direzione. Comunque la stella polare Ue resta sempre e comunque un'economia sociale di mercato, non può certo essere un liberismo sfrenato. Questo lo dobbiamo tenere presente". Nelle prossime ore Tajani parlerà con Macron e lo inviterà ufficialmente a intervenire alla prossima plenaria di Strasburgo, probabilmente il 16 maggio. Intanto, il presidente del Pe osserva che il populismo "è in fase calante, perde ovunque, anche in Germania, dove i risultati di oggi vanno in questa direzione. Dopo Brexit e le grandi paure del populismo c'è un'inversione di tendenza".

 

Guardando al panorama politico nazionale, Tajani ha quindi rilevato che i risultati della Francia confermano che le grandi sfide politiche si vincono al centro. Mi pare che Berlusconi sia stato molto chiaro. Per la famiglia del Ppe la direttrice di marcia è questa". Macron potrà convincere Merkel a imprimere una svolta alla politica dell'austerità? "Non credo a un Europa guidata da due Paesi", ha detto il presidente del Pe. "L'Europa deve marciare unita e con i quattro grandi Paesi che possono dare grandi stimoli. Italia e Spagna, con l'uscita della Gran Bretagna avranno un ruolo molto più grande da svolgere. Dalla crisi si esce con la politica industriale, il sostegno alle imprese e quindi la creazione di occupazione. E' chiaro che bisogna rimettere a posto i conti pubblici. Ma rigore nei conti pubblici non significa austerità".

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.