BRUXELLES - Il populismo è la terza forza sullo scacchiere politico europeo, dietro solamente ai partiti cristiano-conservatori e alle forze socialdemocratiche. A dirlo è il centro studi Epicenter in base all'analisi dell'ascesa dell'onda populista in Europa compiuta attraverso i dati elettorali registrati dal 1980 all'estate 2017.
Ungheria, Polonia e Grecia sono stati i Paesi traino per i partiti anti-sistema. Allo stesso tempo, in 9 paesi europei (di cui 7 Stati membri dell'Ue) i partiti 'populisti-autoritari' sono arrivati ad avere un ruolo all'interno del governo. Il numero totale di elettori europei che hanno scelto una forza anti-sistema alle ultime elezioni politiche nei diversi Paesi è stato pari al 21,4%: in termini assoluti, 55,8 milioni di persone hanno preferito questa alternativa alle ideologie tradizionali.
Il messaggio che arriva dall'indice Epicenter è chiaro: il populismo non è stato sconfitto con i recenti risultati delle elezioni in Francia e Olanda. Nonostante la vittoria dei liberali Macron a Parigi e Rutte ad Amsterdam, infatti, la quota di voto per i partiti populisti è aumentata in entrambi i Paesi: +6,4% in Francia (dal 21,7% nel 2016 al 28,1% nel 2017) e +6,8% nei Paesi Bassi (dal 10,1% al 16,9%). Nelle elezioni italiane del 2013, oltre 11,4 milioni di elettori (33,7%) hanno scelto una forza 'anti'.
"Non ci sono segnali che il sostegno per questi partiti possa diminuire a breve termine", si legge nel report di Epicenter. Invece "è probabile che il numero di partiti populisti al governo aumenti nel prossimo futuro, visto che Paesi come Austria e Italia andranno presto al voto".
Maggiori informazioni sul report di Epicenter e sui dati raccolti sono state pubblicate sul sito Ednh.news, al link: http://www.ednh.news/it/il-populismo-non-e-vinto-in-europa-e-la-terza-forza-politica/.
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