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Consiglio Nato-Russia: emerse differenze significative

Consiglio Nato-Russia: emerse differenze significative

Stoltenberg, 'respinte richieste russe su allargamento Nato'. Borrell, 'difesa Ue e Nato sono complementari'

12 gennaio 2022, 16:48

Redazione ANSA

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Il Consiglio Nato-Russia a Bruxelles © ANSA/EPA

BRUXELLES - Al via, nel quartier generale dell'Alleanza a Bruxelles, l'atteso Consiglio Nato-Russia chiamato a muovere i primi passi sulla via del dialogo sulla crisi ucraina

"La riunione odierna del Consiglio Nato-Russia è in corso. È un'occasione opportuna di dialogo in un momento critico per la sicurezza europea. Quando la tensione è alta, è ancora più importante sederci attorno allo stesso tavolo e affrontare le nostre preoccupazioni", scrive in un Tweet il segretario generale dell'Alleanza transatlantica.

"Nelle ultime 24 ore, negli ultimi giorni, abbiamo visto che i colloqui in corso (sulle garanzie di sicurezza chieste dalla Russia, ndr) vengono accompagnati da dichiarazioni vivaci e aggressive da parte di Washington. Naturalmente tutto ciò suscita il nostro interesse, anche se ne capiamo il motivo". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, mentre a Bruxelles si svolge il Consiglio Nato-Russia. 

"A differenza dei funzionari americani, noi non vogliamo lanciare minacce, ultimatum e prevedere un prezzo elevato, che qualcuno potrebbe pagare", ha proseguito Peskov. "Visto che parliamo di negoziati, li stiamo tenendo in modo civile, siamo aperti al dialogo e i nostri diplomatici hanno conservato le tradizioni diplomatiche nonostante la situazione difficile". "Preferiamo avere dei colloqui in primo luogo e solo dopo esprimere le nostre valutazioni e previsioni", ha concluso.

"Nel Consiglio Nato-Russia di oggi ho riaffermato i principi fondamentali del sistema internazionale e della sicurezza europea: ogni paese ha il diritto sovrano di scegliere la propria strada". Lo ha scritto su Twitter la vice segretario di Stato Usa Wendy Sherman.

Nel frattempo, l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, atteso oggi al Consiglio informale dei ministri della Difesa europei a Brest, richiama l'Unione all'unità. "La Russia sta minacciando l'Ucraina e sta ponendo sul tavolo la questione della struttura della sicurezza europea. Di fronte alle minacce della Russia l'Ue deve essere ferma, unita e, soprattutto, deve agire", sottolinea Borrell. "Due cose - aggiunge - sono chiare: dobbiamo arrivare ad un'unica posizione dell'Ue e dobbiamo dare sostanza al nostro ruolo con azioni concrete. Non dobbiamo dire cosa pensiamo o cosa vogliamo ma cosa intendiamo fare".

"Nel corso del Consiglio Nato-Russia sono emerse differenze significative tra Mosca e gli alleati della Nato, non facili da superare. Ma proprio per questo è ancora più importante continuare il dialogo". Lo ha detto Jens Stoltenberg nel corso della conferenza stampa successiva al Consiglio Nato-Russia.

La Nato ha di fatto respinto la richiesta di Mosca di avere "garanzie legali" per un freno all'allargamento dell'Alleanza a possibili nuovi membri. "Gli Alleati non sono disposti a compromettere sui principi chiave come il diritto dei Paesi a scegliere la propria strada e il diritto dei membri dell'Alleanza alla difesa reciproca", ha detto Stoltenberg. La Nato però è aperta al dialogo "sul controllo degli armamenti, limitazioni ai missili, la politica nucleare, la cyber-security" ha concluso il segretario della Nato.

"C'è un rischio reale di un conflitto armato in Europa ma stiamo facendo il possibile per evitarlo e per questo ci siamo seduti al tavolo con la Russia", ha precisato il capo della Nato. "Gli Alleati hanno detto chiaramente che Mosca deve allentare la pressione ai confini dell'Ucraina ma la Nato, al contempo, è disponibile a continuare il dialogo e a trovare una soluzione politica alle differenze riscontrate", ha detto. "La delegazione russa non era in una posizione di dare una risposta immediata su un possibile cronoprogramma di prossimi incontri, per esplorare passi concreti su altri capitoli dove si può trovare un terreno comune".

Stoltenberg ha detto anche che l'Alleanza è disposta a riaprire le rispettive missioni, a Bruxelles e a Mosca, "senza precondizioni". Il dialogo dunque è possibile in quelle aree dove i principi base dell'Alleanza non vengano messi in discussione. "L'allargamento della Nato non è e non è stato un processo aggressivo, è una strategia chiave per avanzare la democrazia e molti alleati oggi lo hanno detto, hanno ribadito di essere entrati nell'Alleanza di loro scelta", ha aggiunto.

"Finlandia e Svezia, che non sono parte della Nato, hanno capito benissimo che se s'inserisce l'ipotesi di un veto terzo alla possibilità di scegliere liberamente le proprie alleanze si creano paesi di serie a e serie b: Mosca vuole rintrodurre il concetto di sfere d'influenza". Stoltenberg ha poi sottolineato che va divisa "la questione di principio", il diritto di Kiev di entrare nella Nato, e la "questione pratica", se poi entrerà o meno. Che naturalmente spetta solo all'Ucraina e agli alleati risolvere.

"Non è l'Ucraina che minaccia la Russia, ma il contrario, è Mosca che l'ha aggredita. La Nato dunque sostiene un suo partner dalla nazione militarmente più potente d'Europa. Ma l'Ucraina - ha ricordato Stoltenberg - non è un membro Nato e dunque non è coperta dall'articolo 5".


"Più difesa europea non significa meno Nato e viceversa. Le due cose sono complementari. Gli europei non dovrebbero sviluppare capacità militari come Unione, ma applicare il trattato, che richiede capacità militari comuni. Quali? Cosa sono? Perché? A questo deve rispondere la nostra politica di difesa europea, così come la 'bussola strategica' che stiamo sviluppando".Lo ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, nel corso di un'intervista a Ouest France. Borrell si trova a Brest dove prenderà parte all'informale dei ministri degli Esteri e della Difesa dei 27.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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