BRUXELLES - La tassazione dell'energia negli Stati membri non rispecchia il costo ambientale delle emissioni. E una delle sfide del futuro è usare l'imposizione fiscale per allineare obiettivi climatici ed esigenze sociali. Lo rileva la Corte dei Conti Ue in un'analisi pubblicata oggi. Anche se le sovvenzioni alle energie rinnovabili sono quasi quadruplicate nel periodo 2008‑2019, sottolinea la Corte, quelle per i combustibili fossili sono rimaste relativamente costanti negli ultimi dieci anni, nonostante gli impegni a ridurle da parte di Commissione e Paesi. Ue e Stati membri, indica l'analisi, dovrebbero ridurre le sovvenzioni per i combustibili fossili, allineare obiettivi climatici ed esigenze sociali e assicurare la coerenza nella imposizione in vari settori e per i diversi vettori energetici. "Tali sfide - notano gli autori dell'analisi - dovranno essere gestite nel contesto istituzionale in cui vige il principio dell'unanimità in materia fiscale".
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