I progetti che riducono le disparità tra le regioni dell'Ue, secondo la risoluzione, devono rimanere al centro degli investimenti previsti dal bilancio europeo nonostante le altre sfide a cui si dovrà far fronte.
Gli eurodeputati sottolineano come gli "effetti negativi della crisi economica e finanziaria", soprattutto nelle regioni a bassa crescita, abbiano ridotto i margini di bilancio, portando a tagli agli investimenti pubblici.
Oltre ai finanziamenti prioritari dell'Ue, tali regioni hanno bisogno di strategie su misura per colmare le distanze con le altre e offrire prospettive dinamiche alle loro popolazioni, ha affermato il Parlamento.
I deputati chiedono poi nuove misure per definire le regioni "in ritardo di sviluppo" e orientare meglio i finanziamenti in tali aree, ma anche per promuovere l'istruzione e la formazione, per ridurre la disoccupazione e assicurare un più facile accesso al credito per le imprese. Infine nella risoluzione si chiede di sostenere e migliorare la qualità dell'amministrazione e delle istituzioni regionali nonchè interventi in favore delle attività produttive, del turismo sostenibile, dell'economia circolare e dell'agricoltura.
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