Le leggi fiscali italiane, spiegano dalla Commissione europea, consentono di ridurre l'aliquota Iva applicata al carburante quanto più la stazione di rifornimento è vicina al confine con la Svizzera. Ne derivano perciò due aliquote Iva diverse per lo stesso prodotto, a seconda del luogo in cui viene acquistato.
"Questa legge - avvertono a Bruxelles - crea distorsioni della concorrenza e viola le disposizioni delle norme comuni dell'Ue, che vieta agli Stati membri di trattare beni analoghi in modo diverso ai fini dell'Iva".
Se l'Italia non si attiverà entro i prossimi due mesi, la Commissione passerà alla seconda fase della procedura di infrazione, con l'invio di un parere motivato alle autorità italiane.
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