Intesa dei 28 al Consiglio lavoro
sulla revisione della direttiva Ue sulle sostanze cancerogene e
l'accesso alla protezione sociale da parte dei lavoratori
atipici e subordinati. La prima vede una stretta
sull'esposizione a 5 agenti chimici cancerogeni (cadmio,
berillio, arsenico, formaldeide e metilene) che, secondo le
stime, dovrebbe tutelare oltre 1 milione di lavoratori ed
evitare 22mila casi di malattia. Il secondo accordo invece
riguarda una raccomandazione che chiede per tutti i lavoratori
assunti con contratti non tradizionali un'adeguata sicurezza
sociale con pensione, malattia, maternità, disoccupazione.
"Avremmo voluto qualcosa di più", soprattutto sulla direttiva
sulle sostanze cancerogene, "avevamo ulteriori aspettative" così
come sull'Autorità europea per il lavoro, ha dichiarato al
termine della riunione dei 28 il sottosegretario al lavoro
Claudio Cominardi. Tra gli altri temi in discussione al
Consiglio lavoro, la parte sociale del semestre europeo: "la
pensiamo allo stesso modo rispetto alla Commissione Ue sulla
necessità di maggiori investimenti in infrastrutture e capitale
umano, ma questo rischia di stridere un po' rispetto ai vincoli
di bilancio", ha sottolineato il sottosegretario, "perché noi
investiamo proprio in infrastrutture e capitale umano, quindi
questa cosa la abbiamo voluta evidenziare ma con tutta la
cautela del caso". Il reddito di cittadinanza, ha riferito
Cominardi, non è stato tra gli argomenti sollevati né discussi
in bilaterali, essendo già stato trattato dal vicepremier Luigi
Di Maio la scorsa settimana con la commissaria Marianne Thyssen.
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