Jens Weidmann avrebbe dato la
propria disponibilità come candidato tedesco alla successione di
Mario Draghi. Ma l'idea di mandare a Bruxelles il presidente
della Bundesbank, che il Sud Europa notoriamente bolla come
"falco", non convincerebbe fino in fondo neppure la cancelliera:
e dunque, più che all'Eurotower, Angela Merkel sarebbe
interessata a questo punto a ottenere un tedesco alla presidenza
della Commissione Ue, come successore di Jean-Claude Juncker. A
scriverlo è l'Handelsblatt on line, che individua anche una rosa
di possibili nomi: il presidente del Ppe Manfred Weber - della
Csu di Horst Seehofer, opzione che già circola a Bruxelles
insieme al negoziatore della Brexit Barnier - la ministra della
Difesa Ursula von der Leyen, o il ministro dell'Economia Peter
Altmaier, entrambi della Cdu. Quest'ultimo sarebbe inoltre
l'unico a non aver ancora cambiato casa, da quando è entrato al
governo, annota il portale del quotidiano maliziosamente. È
pronto per il trasloco? Le indiscrezioni dell'Handelsblatt si
basano sulle parole di un rappresentante di alto rango del
governo che ha dichiarato: "la priorità per Merkel è la
presidenza della Commissione Ue, non la Bce". La cancelliera
apprezza molto le competenze di Weidmann, che è stato fra
l'altro un suo ex collaboratore, ma la figura del banchiere
tedesco, per anni vera e propria spina nel fianco alle politiche
espansive di Draghi, è invisa ai paesi del Sud Europa: "in
Italia rispondono 'lui, mai' ad ogni colloquio", cita il
giornale vicino alle imprese, ricordando la netta avversione di
Roma. In un momento politicamente complesso come questo trovare
il giusto equilibrio è certamente importante. E Hb fa un punto
anche sui diversi possibili candidati francesi alla Bce, da
Francois Villeroy de Galhau a Benoit Coeurè. "Come jolly Macron
avrebbe anche Christine Lagarde", aggiunge. Il ragionamento in
cancelleria - anche se ovviamente non vi è alcuna conferma -
partirebbe dalla constatazione che, proprio alla luce
dell'indipendenza della Bce, nella quale i tedeschi credono, si
otterrebbe ben poco conquistando Francoforte. Anche se la guida
dell'Eurotower sarebbe a questo punto quasi un diritto: finora
(dal 1998) a conquistarla sono stati un olandese, un francese e
un italiano. Merkel riterrebbe però che Berlino possa giocare
meglio il suo ruolo, in una posizione politica, per la quale fra
l'altro può contare su diversi candidati. Del resto proprio la
cancelliera ha recentemente sottolineato, scrive ancora
Handelblatt, che la Germania debba in futuro pensare l'Europa in
modo diverso, ridimensionando la prospettiva economica.
"Difficile conciliare questa impostazione - rileva Hb - mandando
dalla Germania il più alto esponente della politica monetaria
dell'eurozona".
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