"Come Gruppo Ppe ci siamo battuti contro le diseguaglianze presenti nella filiera alimentare e a favore di regole eque da tanto tempo; ora raccogliamo i frutti di questo lavoro", prosegue Gardini. Pratiche quali i ritardi nei pagamenti per i prodotti consegnati, le cancellazioni unilaterali tardive o modifiche retroattive dell'ordine e le minacce di ritorsioni contro i fornitori che vogliono presentare reclami saranno fuorilegge secondo la nuova normativa. La direttiva approvata oggi contribuisce anche al più ampio dibattito sulla sostenibilità della nostra catena di approvvigionamento alimentare.
"Il nostro obiettivo era quello di incrementare il reddito degli agricoltori, migliorare la qualità degli alimenti, e rafforzare la lotta agli sprechi, spetta ora agli Stati membri attuare le nuove norme in maniera efficace" concluse Gardini.
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