"Quella di Bruxelles è una posizione inammissibile. La normativa con cui l'Italia recepisce la direttiva UE sulla messa al bando di alcuni prodotti di plastica, autorizza l'utilizzo di plastiche biodegradabili e ammette la produzione di beni che contengano meno del 10% di plastica. Una tecnologia ecologista, quella delle plastiche biodegradabili e compostabili, di cui l'Italia è leader in Europa", scrive Procaccini. "Abbiamo centinaia di aziende e migliaia di addetti, che operano nel rispetto dei target Ue ma che l'Europa tenta di affossare - conclude -, minacciando la procedura d'infrazione contro l'Italia. In tutto questo, non ci risulta che il governo italiano si stia attivando a Bruxelles per difendere questa nostra filiera produttiva".
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