"Qualsiasi normativa nazionale
che finisca per consentire il trattamento dei dati personali per
un compito di interesse pubblico, in mancanza di una legge che
attribuisca tale compito, non sarebbe conforme al Regolamento
generale sulla protezione dei dati. La Commissione sta
analizzando il decreto legge italiano cui si fa riferimento".
Questa la risposta della Commissione europea all'interrogazione
presentata dagli eurodeputati del gruppo dei Verdi, Rosa
D'Amato, Ignazio Corrao e Piernicola Pedicini in cui si chiedeva
se il decreto-legge n. 139/2021 ("Dl Capienze"), che ha
introdotto una serie di semplificazioni nel trattamento di dati
personali da parte della pubblica amministrazione, "fosse
compatibile con il regolamento (UE) 2016/679, rispetto ai
principi di trasparenza e determinatezza del trattamento di
dati".
Per D'Amato, " se la Commissione, che finora ha chiuso più di
un occhio sul governo Draghi e la sua gestione del Pnrr, ha
sollevato perplessità e ha comunicato l'avvio di un'analisi del
decreto per valutare la conformità al Regolamento generale
significa che i nostri dubbi erano fondati". "Attendiamo l'esito
di questa indagine, così come siamo curiosi di sapere qual è la
valutazione di Bruxelles sui primi progetti del Pnrr. La Spagna
ha già superato il primo esame e ottenuto un nuovo finanziamento
miliardario. Noi ancora no", conclude l'eurodeputata in una
nota.
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