"E' una grande responsabilità oltre che un onore rappresentare uno dei pilastri dell'economia europea nonché uno dei settori industriali più antichi d'Europa", dichiara in una nota Gualmini, prima italiana alla guida dell'Epcf.
"L'industria della ceramica si è costruita nel tempo e vanta una lunga e orgogliosa tradizione, evolvendosi costantemente per creare prodotti sempre più innovativi e soluzioni per migliorare la nostra vita di tutti i giorni. Il mio sarà un impegno per tutto il settore ceramico italiano.
Oggi, con un fatturato pari a 26 miliardi di euro, di cui oltre un terzo attraverso export a livello globale, la ceramica in Europa vanta quasi 400 mila tra addetti diretti e di indotto e rappresenta circa il 25% della produzione mondiale", prosegue la nota.
"L'industria ceramica italiana rappresenta una parte importante, con un fatturato che nel 2020 ha superato i 6 miliardi di euro, di cui oltre 5 miliardi provenienti dall'export, occupando circa 27.000 addetti", prosegue l'eurodeputata.
"Bene gli investimenti sulla transizione ecologica e la decarbonizzazione ma la ceramica deve essere inclusa nelle norme che prevedono aiuti compensativi per gli sforzi che verranno effettuati, soprattutto in una fase in cui la riduzione delle emissioni ha comunque un costo e in cui i prezzi dell'energia sono diventati insostenibili Il pacchetto verde della Commissione non può essere punitivo per migliaia e migliaia di lavoratori e imprese", conclude la nota.
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