"Se il progetto venisse bloccato, servirebbe rivedere al rialzo la previsione sul prezzo del gas nel medio-lungo periodo, ipotesi da scongiurare in una fase dove i prezzi hanno raggiunto livelli drammatici. Il gas, come affermato dalla stessa Ue per la tassonomia, va considerato come tecnologia ponte verso la transizione energetica, servono flussi maggiori in Europa e la capacità di differenziare fornitori", spiega l'eurodeputato.
"In quest'ottica, Nord Stream 2 va reso operativo in tempi ragionevoli per raffreddare i prezzi e in un approccio di differenziazione di fornitori e tutela della sicurezza energetica, al fianco di interventi quali il raddoppio della Tap e il potenziamento dei flussi dall'East Med. Le scorte di gas della Germania sono scese al 35%, se qualcuno ritiene sia il momento di consegnare l'Europa al rischio delle fonti non programmabili, allora è inadeguato a ricoprire il proprio ruolo", conclude Borchia.
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