La direttiva sulle case green
"sarà un grande risultato per il costo delle bollette delle
famiglie, per la salute dei cittadini che respirano aria malsana
e per quello che paghiamo importando gas da altri Paesi. Ma c'è
un altro grande risultato che la destra cerca di nascondere ed è
il rilancio di interi comparti economici, come l'edilizia e
tutto l'artigianato che lavora nelle tecnologie degli infissi,
del riscaldamento e del raffrescamento, e di conseguenza
dell'occupazione". Lo afferma Patrizia Toia, europarlamentare
del Partito democratico e vice presidente della commissione Itre
al Parlamento europeo.
"Invece di vaneggiare facendo conti campati in aria sui costi
per le famiglie, qualcuno vuole fare i conti dei posti di lavoro
e di quante piccole e medie imprese artigiane ed edili
cresceranno? La direttiva non pone nessun obbligo per i
proprietari ma affida allo Stato un obiettivo di risparmio
energetico e solo dopo aver riclassificato la prestazione di
tutti gli edifici per intervenire innanzitutto su quelli più
inefficienti dove vivono le famiglie che hanno maggiore bisogno
di risparmiare sulle bollette", prosegue Toia.
"I costi delle famiglie possono essere ridotti non solo
perché risparmieranno sulle bollette ma soprattutto se Stato e
Regioni decidono, come devono, di investire i fondi disponibili
nel Pnrr, in RePowerEu e nei fondi di coesione, ricevuti proprio
dall'Europa, utilizzandoli per sostenere le famiglie con misure
virtuose. Le risorse europee ci sono e il piano è fattibile!
Risparmio di energia e di soldi, lavoro, salute e valorizzazione
del patrimonio edilizio: la 'italo-follia' è dire no, eppure è
quella cui assistiamo", conclude l'eurodeputata.
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