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Ministri Ue chiedono target meno rigidi su Fit for 55

Ministri Ue chiedono target meno rigidi su Fit for 55

La presidenza slovena ha presentato un rapporto sui primi passi del pacchetto

03 dicembre 2021, 14:58

Redazione ANSA

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Più flessibilità, target meno rigidi, tenere conto delle diverse situazioni, rassicurazioni sugli impatti a livello nazionale degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni. Sono le richieste che gli Stati hanno inviato alla Commissione europea nel dibattito nel Consiglio energia del 2 Dicembre, e nel progress report della presidenza di turno slovena sul pacchetto clima 2030. Alla presidenza francese, che si insedia il 1 gennaio, toccherà fare un grande lavoro per imprimere una svolta.

I lavori sui dossier dei settori trasporti (infrastruttura carburanti alternativi e taglio emissioni per aerei e navi) ed energia (efficienza e rinnovabili) sono i più avanzati, mentre vanno a rilento quelli su prelievo sulla CO2 alle frontiere, modifiche all’ETS e correlato Fondo sociale, gli standard di emissioni dei veicoli nuovi e i regolamenti sui target nazionali (condivisione dello sforzo) e sull’uso dei suoli.

Come emerso anche dal dibattito pubblico tenuto nel Consiglio Energia i punti più controversi nel dossier efficienza sono i target al 2030 (+9% rispetto allo scenario degli attuali piani nazionali) e il ruolo degli organismi e degli edifici pubblici, che la Commissione vorrebbe utilizzare come modello di risparmio energetico.

Anche sulle rinnovabili è la declinazione delle proposta della Commissione nel settore dell'ediliza che viene vista con preoccupazione. Oltre all'aumento dell'obiettivo Ue del 40% (dal 32% di oggi), a far discutere sono il 49% di rinnovabili come traguardo per gli edifici nuovi e i criteri di sostenibilità per includere le biomasse nel novero delle rinnovabili, con la consueta opposizione dei paesi del Nord Europa a norme più rigorose. 

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