Sarà il presidente Aleksandar
Vucic a rappresentare la Serbia alla seduta del consiglio di
sicurezza dell'Onu dedicata alla situazione in Kosovo, in
programma domani a New York. Lo ha detto oggi il ministro degli
esteri serbo Ivica Dacic.
In dichiarazioni alla tv pubblica Rts, Dacic ha aggiunto di
aver avuto notizia dal suo collega della Guyana, Paese che ha la
presidenza del consiglio di sicurezza, che la seduta si terrà
nel formato aperto e senza votazione. A chiedere la riunione del
consiglio di sicurezza è stata Belgrado dopo la decisione di
Pristina di vietare in Kosovo l'uso del dinaro serbo per
pagamenti e operazioni in contanti. Una misura ritenuta ostile e
discriminatoria nei confronti della popolazione serba in Kosovo,
e che conferma, secondo la dirigenza serba, l'obiettivo di
pulizia etnica perseguito dal governo di Pristina, rendendo la
vita ai serbi insostenibile e inducendoli a lasciare il Kosovo.
Per Belgrado, che non riconosce l'indipendenza del Kosovo, le
decisioni della dirigenza di Pristina sono una continua
violazione della Carta dell'Onu, del diritto internazionale e
della risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza, secondo cui
il Kosovo è parte della Serbia.
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