"Tutto quello che di drammatico
sta avvenendo attorno a noi non fa niente altro che aumentare la
nostra responsabilità nel cercare di dar vita o rinforzare
organizzazioni che siano in grado di sviluppare rapporti
diplomatici". Lo ha affermato il segretario generale dell'Ince,
Roberto Antonione, a margine della Conferenza dei presidenti
delle Commissioni estere e dei delegati parlamentari dei Paesi
membri dell'Ince, oggi a Trieste.
"Le dispute tra Paesi devono trovare una loro composizione
attraverso la strada diplomatica - ha aggiunto - la guerra non è
mai una soluzione e la strada diplomatica passa per un lavoro
costante, quotidiano, non saltuario. Le organizzazioni regionali
come quella che ho l'onore di guidare ha proprio questo compito:
quello di lavorare quotidianamente con tutti gli stati membri,
oggi siamo in 16, per costruire le condizioni perché qualsiasi
eventuale disputa, possa trovare nel dialogo e nella diplomazia
una sua composizione. La riunione di oggi vuole segnare il passo
su quello che può essere un nuovo modello ancora più efficiente
e più capace di corrispondere alle necessità che purtroppo le
vicissitudini quotidiane ci mettono di fronte".
In queste circostanze, ha osservato, "abbiamo sempre
considerato Trieste la città ponte, perno, di riferimento di
un'aerea. Oggi Trieste rivendica un ruolo maggiore, da
protagonista. E' una città che ha davanti prospettive di
crescita potenziale anche in ambito politico, e non solo
economico, straordinarie".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA