/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Un enzima trasforma l'aria in elettricità

Un enzima trasforma l'aria in elettricità

Possibile fonte di energia pulita per i piccoli dispositivi del futuro

17 marzo 2023, 12:27

Redazione ANSA

ANSACheck

 Un enzima sfrutta anche bassissime concentrazioni di idrogeno presente nell’atmosfera per creare una corrente elettrica (fonte: Unsplash) - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Un enzima sfrutta anche bassissime concentrazioni di idrogeno presente nell’atmosfera per creare una corrente elettrica (fonte: Unsplash) - RIPRODUZIONE RISERVATA
 Un enzima sfrutta anche bassissime concentrazioni di idrogeno presente nell’atmosfera per creare una corrente elettrica (fonte: Unsplash) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scoperto un ‘enzima-batteria’, prodotto naturalmente da diversi batteri, che può trasformare l’aria in elettricità: sfrutta anche bassissime concentrazioni di idrogeno presente nell’atmosfera per creare una corrente elettrica. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature e guidata dall’australiana Monash University di Melbourne, apre le porte ad una nuova fonte di energia pulita per i piccoli dispositivi del futuro, che potrebbero anche costituire un’alternativa per quelli ad energia solare.

“Sappiamo da tempo che i batteri possono utilizzare tracce di idrogeno presente nell'aria come fonte di energia per aiutarli a crescere e sopravvivere in ambienti difficili, come il suolo dell’Antartide, i crateri dei vulcani o le profondità oceaniche”, spiega Chris Greening, uno dei coordinatori dello studio insieme a Rhys Grinter e Ashleigh Kropp. “Ma finora non eravamo mai riusciti a capire il meccanismo alla base di questa straordinaria capacità”.

Per colmare questa lacuna, i ricercatori sono riusciti per la prima volta ad estrarre l’enzima-batteria, chiamato Huc, dal batterio Mycobacterium smegmatis, ottenendone una struttura estremamente dettagliata. Hanno così scoperto che l’enzima è incredibilmente efficiente: a differenza di tutti gli altri enzimi conosciuti, infatti, è in grado di lavorare anche con concentrazioni di idrogeno inferiori a quelle atmosferiche, appena lo 0,00005% dell'aria che respiriamo.

Gli autori dello studio, inoltre, hanno dimostrato che è possibile conservare l’enzima purificato anche per lunghi periodi di tempo. “È sorprendentemente stabile: conserva le sue capacità anche dopo essere stato congelato o riscaldato fino a 80 gradi”, commenta Kropp. “Ciò dimostra l’utilità di questo enzima per i batteri che devono sopravvivere in ambienti estremi”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza