Per far fronte all' "emergenza"
cinghiali, Regione Lombardia valuterà anche "l'utilizzo
dell'arco come strumento ecologico per attuare la selezione",
tra i "metodi per il controllo delle popolazioni". Lo stabilisce
un punto della mozione (primo firmatario il consigliere della
Lega Paolo Ghiroldi), approvata dal Consiglio lombardo, un mese
dopo che l'ingresso di alcuni cinghiali sull'A1 ha causato un
incidente con un morto e dieci feriti.
Il provvedimento è stato votato per parti separate su
richiesta del Partito Democratico, che ha espresso voto
contrario proprio sul punto riguardante l'uso dell'arco. Il
testo, tra le altre cose, impegna la giunta di Attilio Fontana a
predisporre misure perché si possano abbattere cinghiali anche
"al fuori degli orari e dei giorni previsti dalla normativa
nazionale per la caccia"; ad attivarsi con i parlamentari del
territorio per modificare la legge vigente, per far riconoscere
la figura dell' 'operatore volontario', cioè di un cacciatore
appositamente formato per l'attività di contenimento con la
supervisione delle polizie provinciali; a proseguire gli scambi
con i ministeri competenti per far sì che "l'emergenza cinghiali
abbia la necessaria attenzione e la disponibilità di tutti gli
strumenti previsti dalla legge, compreso lo stato di calamità,
per fronteggiare l'escalation di danni a uomini e colture".
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