La 2/a edizione di Bienalsur,
la Biennale internazionale di Arte contemporanea dell'America
del sud, è stata inaugurata a Ushuaia, città australe
dell'Argentina e del continente americano, con una sfida
dichiarata ai canoni tradizionali di questo tipo di
manifestazioni.
A differenza di iniziative come la Biennale di Venezia che si
svolge in una città ed in luogo definito territorialmente,
Bienalsur 2019 accoglie oltre centinaia di opere di artisti
esibite in 110 mostre organizzate in 44 città di 20 Paesi, ed in
uno spazio esteso fino a 19.000 chilometri (da Ushuaia a Tokio).
Il direttore generale della manifestazione, Anibal Jozami, ha
spiegato durante l'inaugurazione che il nostro proposito "è
stato di riunire le migliori e diverse espressioni artistiche
del mondo, rompendo "stereotipi egemonici" e schemi comuni
dell'arte.
Ushuaia è la prima di varie inaugurazioni che si ripeteranno
in città argentine e poi, fra il 24 e il 29 giugno, a Buenos
Aires ed in numerosi Paesi del mondo, fra cui Bolivia, Brasile,
Cile, Benin, Spagna, Francia, Italia, Marocco e Giappone.
Il clou di Bienalsur 2019 nella capitale argentina sarà
rappresentato dal 'Circuito Pistoletto', un itinerario di 'spazi
intervenuti' dall'esponente dell'Arte Povera che comincerà nei
giardini dell'Ambasciata d'Italia, passerà nel Museo di Arti
decorative, poi nel Museo di Belle arti, continuerà nell'antico
Hotel degli Immigranti, per terminare en quartiere della Boca,
nel Museo Benito Quinquela Martin.
Nella tappa italiana, il MAXXI di Roma ospiterà da parte sua
l'artista argentino Eduardo Stupia che con 'Odisea. Una fantasia
grafica' proporrà, prendendo spunto dallo sfortunato viaggio di
Ulisse, una riflessione sull'immigrazione e l'esilio.
Oltre a Michelangelo Pistoletto, esporranno in Bienalsur
anche artisti quali Bill Viola, Martha Rosler, David Lynch,
Guillermo Kuitca, Reza Aramesh, Christian Boltanski, Agnès
Varda, Sphie Calle e Annette Messager.
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