"Non abbiamo
parole, ci chiediamo perché. C'è un vero e proprio accanimento
su cui non ci sono spiegazioni. Sembra solo che vogliano
annullare questa realtà chiamata chiesa. Stamattina quando mi
hanno chiamato non ci credevo. Ormai la chiesa è distrutta, è da
ricostruire". È lo sfogo di don Rinaldo Lavezzo, parroco della
chiesa Santi Innocenti Martiri di Montesilvano, distrutta da un
incendio scoppiato all'alba, il secondo nel giro di otto giorni.
Già dopo il primo rogo il parroco aveva parlato di "una
situazione nota da tempo: i parroci che mi hanno preceduto mi
avevano avvisato. Ci sono alcuni residenti - aveva spiegato -
che non vogliono la chiesa. Noi abbiamo fatto in modo di andare
incontro alle loro esigenze, ad esempio abbassando al minimo il
volume delle campane e impostandole affinché suonino una sola
volta al giorno".
Oggi, dopo il nuovo episodio, don Rinaldo lo ribadisce: "Ci
sono persone che, nonostante la nostra volontà di andare loro
incontro, anche pubblicamente hanno detto di non volere la
chiesa. Con il gesto odierno è stata completata l'opera -
conclude - come se avessero voluto finire ciò in cui non erano
riusciti la settimana scorsa".
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