La campagna per la sicurezza
stradale #rispettiamoci - promossa da ACI durante il Giro
d'Italia, per indirizzare verso i corretti comportamenti di
guida, specie quando gli automobilisti incontrano chi pedala o i
pedoni - giunge alla sua quarta edizione. Quest'anno sono
previsti uno spot tutorial sulla sicurezza, durante la diretta
del Giro d'Italia, e la raccolta di testimonianze nelle sedi di
partenza e arrivo di tappa da parte di opinion leader, ciclisti
professionisti e leggende del ciclismo nazionale che verranno
postate sul portale ufficiale del Giro
(https://www.giroditalia.it/).
La ricerca condotta da ISFORT mostra come nel periodo
post-lockdown (18 maggio-15 ottobre) sia aumentata la quota di
mobilità dolce (popolazione che si sposta a piedi, in bicicletta
o in monopattino: +11%) a discapito di tutti i mezzi
motorizzati, ma soprattutto del Trasporto Pubblico Locale. In
questo contesto, in cui la mobilità ha subito una battuta
d'arresto come mai si era verificato prima, un ritorno positivo
è sicuramente dato dalla diminuzione di incidenti stradali,
dovuta alla minore esposizione al rischio. Per quanto riguarda
l'incidentalità, da un'analisi sui dati della Polizia Locale dei
grandi Comuni disponibili, si registrano valori pressoché
stabili rispetto al 2020 o al più in lieve aumento, soprattutto
nell'ultimo trimestre. L'aumento delle velocità durante,
inoltre, la pandemia è stato registrato in tutti i principali
Paesi europei. Da considerare anche l'aumento delle sanzioni
elevate ai ciclisti, in relazione al maggior uso di questo
mezzo.
In Provincia di Chieti, nonostante un calo da 831 a 557
incidenti gravi rispetto all'anno precedente, nel 2020 hanno
perso la vita sulla strada 14 persone (11 maschi e 3 donne),
dato in calo rispetto ai 25 del 2019. Il tasso più elevato di
mortalità (61%), in particolare, riguarda gli episodi avvenuti
fuori dai centri abitati, su strade
provinciali/regionali/statali, con 82 incidenti registrati a
giugno, mese con le statistiche più preoccupanti dell'intero
anno. Il mancato rispetto della segnaletica è la concausa più
frequente (circa il 31% dei casi), inoltre nella fascia oraria
14-17 si sono concentrati i dati peggiori (156 incidenti e 5
decessi). Passando all'utenza vulnerabile, infine, sono stati 54
i pedoni investiti (di cui il 52% "non responsabile" secondo le
successive ricostruzioni) e 44 le biciclette coinvolte negli
episodi, fortunatamente nessun monopattino e nessuna bici
elettrica.
"Il tema della mobilità responsabile si cala perfettamente
nel nostro territorio, dove da anni siamo in prima linea per
quanto riguarda l'educazione stradale - ha dichiarato Camillo
Tatozzi, presidente dell'Automobile Club di Chieti -. Quattro
autoscuole della nostra Provincia utilizzano, per la
preparazione dei loro patentandi, il metodo ACI 'Ready2Go',
certificato ISO, il quale favorisce lo sviluppo di una nuova
generazione di automobilisti, più consapevoli ed attenti. In
occasione della Giornata Europea per la Sicurezza Stradale,
pochi giorni fa, abbiamo sollecitato i bambini delle scuole
primarie a colorare e completare un disegno in base alla loro
idea di strada sicura, grazie all'iniziativa 'Disegna la tua
strada sicura'. A fine mese, poi, concluderemo i corsi riservati
ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado: li stiamo
educando, attraverso il format ACI '2 Ruote sicure', a un uso
più corretto della bicicletta; anzi, in diverse classi, abbiamo
trasmesso anche informazioni fondamentali per l'utilizzo
responsabile dei monopattini elettrici e di altri velocipedi
similari, nell'ottica del massimo rispetto che deve sempre
sussistere fra i vari utenti della strada".
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