Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Trattori a Pescara, 'costi insopportabili', continua la protesta

Trattori a Pescara, 'costi insopportabili', continua la protesta

Giovane imprenditore, '3mila aziende in crisi, non c'è reddito'

PESCARA, 24 gennaio 2024, 16:15

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Prosegue a Pescara la manifestazione di agricoltori, viticoltori e allevatori contro le politiche agricole dell'Europa, contro la carne coltivata, le farine d'insetti, l'aumento delle tasse, le accise sul gasolio, la svendita dei terreni. Da ieri circa trecento, con un centinaio di trattori e mezzi agricoli, sono in sit in negli spazi dell'ex Cofa e intendono rimanere almeno altri due giorni per far sentire la loro voce.
    "I costi di produzione sono aumentati in maniera insostenibile. L'unica cosa che la Regione Abruzzo potrebbe fare direttamente è intervenire sulle accise sul gasolio. Per il resto, dopo due anni di guerra e di pandemia, tanti sono scoraggiati, tante aziende vogliono chiudere". E' lo sfogo di Luciano Faricelli, agricoltore 37enne del Pescarese di quarta generazione. "Porto avanti l'azienda cerealicola di mio padre.
    Un'azienda media in Abruzzo sostiene circa 20mila euro l'anno di spese, ne incassa 13mila. Non c'è reddito. Sono almeno tremila le aziende in queste condizioni, il 50% dei contadini lo fa come secondo lavoro e comunque deve far fronte un anno alla siccità, un altro anno alla troppa acqua. Per esempio, quest'anno abbiamo seminato ai primi di dicembre e fino al 15 gennaio non ha mai piovuto. Dobbiamo fare i conti anche con i tempi della burocrazia, ma noi siamo nei campi mediamente 13-15 ore al giorno. Per questo - continua Faricelli - continueremo nella nostra protesta. Gli unici che fin qui ci hanno sostenuto sono l'associazione Liberi Agricoltori e Confagricoltura Chieti.
    Siamo in contatto con agricoltori di Puglia e Marche per decidere insieme cosa fare. Se non ci ascolteranno saremo costretti a pensare a iniziative eclatanti, ad esempio non produrre niente per 3/4 mesi per non far arrivare nulla alla grande distribuzione. Se finora non lo abbiamo fatto è perché rispettiamo i cittadini".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza