Il gruppo energetico spagnolo
Iberdrola nel primo trimestre del 2021 incrementa gli
investimenti del 45%, a 2,5 miliardi di euro, e registra 1,08
miliardi di euro di utile netto rettificato (+12%). Lo rende
noto l'azienda con un comunicato.
Dell'investimento di 2,5 miliardi di euro (+45%) nel
trimestre, il 92% è destinato alle reti (50%) e alle energie
rinnovabili (42%). Stati Uniti, Spagna e Brasile rappresentano
quasi l'80% degli investimenti totali.
L'utile netto rettificato è cresciuto del +12%. Questo dato,
che omogeneizza l'impatto straordinario della cessione di
Siemens Gamesa nel primo trimestre del 2020, vale 1,08 miliardi
di euro. L'utile netto è stato di 1,02 miliardi di euro,
l'Ebitda si è attestato a 2,81 miliardi di euro (+2%).
Iberdrola chiude il trimestre con 8.700 MW di rinnovabili in
costruzione, dopo aver aumentato gli investimenti nel business
del 29%: 4.600 MW eolici (2.600 MW offshore e il resto onshore);
2.800 MW fotovoltaici; 1.160 MW idroelettrici e 150 MW nello
stoccaggio di batterie. Gli Stati Uniti rappresentano un terzo
della capacità in costruzione, Spagna e Brasile un altro terzo,
mentre il resto corrisponde a mercati europei come Portogallo,
Francia e Germania, oltre che l'Australia. L'azienda accelera
gli investimenti anche nelle reti, a 1,26 miliardi di euro,
+65%.
Negli ultimi 12 mesi, il numero di nuove assunzioni a
livello di Gruppo ha raggiunto circa 6.000 persone nel mondo
(2.500 dipendenti nel primo trimestre). Per il Presidente e CEO
di Iberdrola, Ignacio Galán, "l'accelerazione degli investimenti
ci permette di crescere ad un ritmo più veloce di quanto
inizialmente previsto, mantenendo più di 30.000 posti di lavoro
di qualità attraverso la nostra catena di approvvigionamento in
Spagna".
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