Eni ha lanciato il suo primo Energy
Compact - un impegno volontario pubblico riconosciuto dalle
Nazioni Unite - per accelerare il progresso verso l'Obiettivo di
Sviluppo Sostenibile n.7 - Energia accessibile e pulita - e gli
obiettivi dell'Accordo di Parigi.
Nel renderlo noto con un comunicato, il gruppo energetico spiega
che "nell'ambito dell'Energy Compact, Eni si impegna a giocare
un ruolo di leadership sugli obiettivi climatici a livello
globale, in linea con l'impegno strategico dell'azienda di
raggiungere la completa neutralità carbonica entro il 2050".
In particolare, "entro il 2030 l'azienda si è impegnata ad
aumentare la capacità rinnovabile installata a più di 15Gw,
ridurre le emissioni assolute (Scope 1, 2, 3) del 25%, ridurre
l'intensità carbonica netta (Scope 1, 2, 3) del 15% e
raggiungere il net-zero carbon footprint per le emissioni (Scope
1, 2) delle attività Upstream".
"Attraverso l'Energy Compact, Eni mostra concretamente le
azioni che intende perseguire in questo decennio per affrontare
la sfida più urgente per il settore energetico: garantire
l'accesso all'energia a tutti, accelerando al contempo la
transizione energetica per combattere il cambiamento climatico"
ha dichiarato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni
aggiungendo che "l'Sdg 7 è fondamentale per tutti gli Obiettivi
di Sviluppo Sostenibile, così come per gli obiettivi
dell'Accordo di Parigi, e l'Energy Compact è uno strumento
concreto per promuovere l'azione collettiva verso questo
obiettivo comune".
Gli Energy Compact, spiega l'Eni, "consistono in impegni
volontari, ossia azioni specifiche intraprese da aziende,
governi e altri stakeholder per raggiungere gli obiettivi di
transizione energetica entro il 2030 - incluso l'accesso
universale a un'energia pulita e a prezzi accessibili".
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