(di Silvana Bassetti)
Il 2020 è stato uno dei tre anni
più caldi mai registrati e né il rallentamento delle attività a
causa della pandemia Covid, né l'impatto di raffreddamento del
fenomeno della Nina sono riusciti a frenare la tendenza, hanno
affermato oggi le Nazioni Unite in un nuovo rapporto. "Tutti i
principali indicatori climatici e le informazioni evidenziano un
cambiamento climatico inarrestabile e continuo, un aumento e
un'intensificazione di eventi estremi con gravi perdite e danni
che colpiscono persone, società ed economie", ha messo in
guardia il Segretario generale dell'Organizzazione meteorologica
mondiale (Omm) Petteri Taalas, presentando il rapporto sullo
Stato del Clima.
Per il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, è
chiaro che "siamo fuori strada" e il 2021 "deve essere l'anno
dell'azione: l'anno della vittoria o del fallimento", ha
ammonito. Per Guterres, se il 2020 è stato è stato un anno senza
precedenti a causa della pandemia Covid1-9, il rapporto mostra
che il 2020 è stato anche "un altro anno senza precedenti di
eventi meteorologici estremi e disastri climatici".
L'anno scorso la temperatura media globale è stata di circa
1,2 gradi Celsius al di sopra del livello pre industriale
(1850-1900). Gli ultimi sei anni dal 2015 sono stati i più caldi
mai registrati. Ed il periodo 2011-2020 è stato il decennio più
caldo di sempre, afferma lo studio dell'Omm.
Le concentrazioni di anidride carbonica sono salite a a 410,5
parti per milione. "Si tratta di un aumento del 148% rispetto ai
livelli preindustriali", ha sottolineato Guterres. "Nel 2020 -
ha proseguito - il numero di cicloni tropicali a livello globale
è stato superiore alla media" con 98 tempeste tropicali. Inoltre
la calotta glaciale della Groenlandia ha perso circa 152
miliardi di tonnellate di ghiaccio da settembre 2019 ad agosto
2020. Anche la perdita di ghiaccio dell'Antartide è aumentata.
Di conseguenza, il tasso di innalzamento del livello del mare
sta accelerando. In altre parole "siamo sull'orlo dell'abisso" ,
ha insistito Guterres definendo il rapporto "spaventoso".
"Deve essere letto da tutti i leader ed i responsabili", ha
aggiunto a pochi giorni dal Vertice sul clima voluto dal
presidente americano Joe Biden. "Per Guterres sono necessari
progressi concreti prima della COP26 (conferenza dell'Onu sul
clima) di Glasgow in novembre. In ogni caso, "la tendenza
negativa del clima continuerà per i prossimi decenni
indipendentemente dal nostro successo nella mitigazione. È
quindi importante investire anche nell'adattamento", gli ha
fatto eco il Professor Taalas, spronando anche lui all'azione.
su tutti i fronti.
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