Un hub per il riciclo dei rifiuti
tessili e un essiccatore per i fanghi di depurazione sono due
impianti innovativi che Prato candida a ottenere i finanziamenti
europei del Pnrr tramite i bandi del Ministero della Transizione
Ecologica. L'importo da chiedere per le due opere è di oltre 10
milioni di euro. Queste opere sono oggetto del Protocollo
d'intesa per l'implementazione degli obiettivi del Next
Generation Prato, firmato stamani da Comune di Prato, Alia,
Gida, Next Technology Tecnotessile, Confindustria,
Confartigianato, Cna, Camera di Commercio e sindacati Cgil, Csl
e Uil.
Il Textile Hub sarà realizzato e gestito da Alia su terreno di
proprietà del Comune in via Baciacavallo, punta a una nuova
filiera della raccolta differenziata dei rifiuti tessili da
34.000 tonnellate all'anno, consentendo una percentuale di
riciclaggio del 94%: la stima dei costi d'investimento per la
realizzazione è di circa 18 milioni di euro, con un contributo
nazionale stimabile in circa 2,1 mln.
Invece, l'essiccatore sarà gestito da Gida ed avrà una capacità
di trattamento di 10mila tonnellate annue: dovrà ridurre il 70%
il volume del fanghi da inviare ad appositi impianti per lo
smaltimento, ottenendo un prodotto più stabile e meno impattante
dal punto di vista degli odori emanati: nelle previsioni il
quadro economico complessivo dei lavori è di circa 8 mln, per
completarli servirà meno di un anno e mezzo.
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