La Preistoria ritrovata: 3.000
reperti dal Paleolitico Inferiore all'Età del Ferro, in otto
sale su tre livelli per oltre 1000 mq: il Museo Archeologico
Nazionale di Napoli riapre una sezione negata da tempo ai
visitatori con un restyling luminoso e colorato, per un viaggio
a ritroso nel tempo, fino a 450mila anni fa.
''Un racconto nuovo per il cammino più antico dell'uomo -
spiega Paolo Giulierini, direttore del MANN - con la riapertura
della sezione Preistoria e Protostoria ritroviamo, dopo un
quarto di secolo, il senso di una collezione identitaria. Grazie
a un imponente e meticoloso lavoro di riallestimento e
valorizzazione dei preziosi reperti campani e meridionali, per
il visitatore da oggi sarà più facile orientarsi tra le ere,
comprendere l'evoluzione umana ma anche approfondire la
conoscenza del nostro territorio e immaginare quando nel
Paleolitico, per fare solo un esempio, l'isola di Capri,
tutt'uno con la terra, era abitata da ippopotami e
rinoceronti''.
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