La Cub Sur (Scuola università e
ricerca) e i Cobas hanno proclamato uno sciopero nazionale per
l'intera giornata di venerdì'10 dicembre denunciando che "il
comparto è stato completamente dimenticato dal Governo" e
"persistono forti tagli e retribuzioni basse". Sono stati
organizzati quattro presidi tutti dalle 9.30 a Roma, in viale
Trastevere sotto il Miur (il Ministero dell'Istruzione), a
Napoli in piazza del Gesù, a Torino in corso Vittorio Emanuele
II e a Catania in piazza Roma.
Cub Sur e Cobas denunciano che "anche l'esecutivo Draghi
prosegue nell'attacco al diritto all'istruzione e ai lavoratori
della scuola nonostante l'enorme disponibilità di fondi europei"
e che "le proposte salariali per il rinnovo del contratto,
scaduto nel 2018 e con stipendi sostanzialmente fermi al 2008,
sono ridicole e offensive oltre all'esistenza un diffuso
precariato del 15% del personale".
I sindacati di base chiedono - spiega Alfonso Natale,
coordinatore nazionale Cub Sur - il rinnovo immediato del
contratto con forti aumenti per tutto il personale, la
centralità della scuola nel Pnrr con un piano straordinario per
l'edilizia e la sicurezza; la riduzione strutturale del numero
di alunni per classe (massimo 20; 15 in presenza di alunni
diversamente abili). E ancora: un piano straordinario di
assunzioni, ad iniziare dai precari, sulla base di un percorso
per titoli; l'adeguamento stabile dei finanziamenti del settore
alla media Ocse, l'organizzazione dei Paesi più industrializzali
al mondo, cioè 24 miliardi di euro in più all'anno.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA