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Don Pino Puglisi raccontato in un nuovo documentario

Don Pino Puglisi raccontato in un nuovo documentario

Programmazione speciale sull'emittente della Cei domani e il 15

ROMA, 12 settembre 2023, 10:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un documentario inedito sulla vita di don Pino Puglisi è stato realizzato da Tv2000 che dedicherà una programmazione speciale, domani 13 e venerdì 15 settembre, al sacerdote assassinato 30 anni fa dalla mafia nel quartiere Brancaccio di Palermo. Il documentario, prodotto dall'emittente della Cei, si intitola 'Testimone di speranza: l'audacia tenera di don Pino Puglisi', ed è a cura di Fausto Della Ceca e di Valeria Castrucci, Serena Cirillo e Giuseppe Cutrona (andrà in onda domani alle 20.55).
    Nel giorno dell'anniversario della morte del sacerdote, venerdì 15 settembre, invece, alle 20.55 il film 'Alla luce del sole', diretto da Roberto Faenza con Luca Zingaretti, e a seguire il documentario.
    Tutti ricordano don Pino Puglisi come il parroco di Brancaccio, una delle periferie più difficili di Palermo, ucciso dalla mafia per il suo impegno di educatore, padre di una moltitudine di giovani, pastore che si prendeva cura con amore della sua comunità. "Ma Giuseppe Puglisi muore da martire in odio alla fede dopo una vita vissuta sempre allo stesso modo: armato solo del suo sorriso e dell'amore per il Vangelo, è stato insegnante di religione, direttore del Centro Diocesano Vocazioni, parroco in diversi quartieri di Palermo e anche a Godrano, nell'entroterra siciliano. In tutte queste realtà Pino Puglisi ha sempre lavorato valorizzando l'uomo e la sua dignità, insegnando la libertà che viene dalla conoscenza, testimoniando un Dio che ci ama sempre tramite qualcuno", sottolinea la tv dei vescovi.
    A raccontare la sua missione di operatore di pace in un'Italia sconvolta dalle stragi di mafia sono i collaboratori più stretti, gli amici di sempre, gli allievi, il magistrato incaricato dell'indagine presso la Dda, Luigi Patronaggio, l'attuale parroco di Brancaccio, don Maurizio Francoforte, i volontari del "Centro Padre Nostro", da lui fondato pochi mesi prima dell'assassinio, e l'arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice.
   

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