Sono in tutto 1,5 milioni i diplomati
e i laureati tra i 15-34 anni che svolgono un lavoro inadeguato
rispetto al proprio titolo di studio, un dato di fatto dal quale
scaturisce una sorta di "ipoteca sul futuro, che provoca il
blocco della mobilità sociale". A dirlo è il Rapporto
Censis-Eudaimon dedicato al welfare aziendale che torna a
scandagliare le modalità di ricerca di un impiego, il quale a
detta degli autori risulta essere ancora "un fatto privato,
visto che solo il 4,7% dei laureati ha trovato lavoro grazie ai
centri per l'impiego". Nel 2017, racconta ancora lo studio, i
"forzati del demansionamento" sono stati stati il 41,2% dei
diplomati e il 32,4% dei laureati. Sul gradino più alto della
classifica del sottoinquadramento nel lavoro ci sono i liceali
diplomati che non sono andati all'università: 1 su 2 svolge
infatti un lavoro inadeguato rispetto al proprio percorso di
studio.
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