(di Martino Iannone)
Hafedh, Antonio, Manuel, Andrea,
Mirko, Gianluca, Massimo, Stefano Diego: sono i nomi del gruppo
di detenuti del carcere di Rebibbia, protagonisti di un evento
di moda che ieri sera ha animato ed emozionato gli spazi verdi
della più grande casa circondariale capitolina.
Dopo aver frequentato in carcere un corso di taglio e cucito,
questi stessi neo-aspiranti sarti hanno sfilato come modelli per
presentare "Made in Rebibbia", la loro prima collezione di abiti
sartoriali maschili. L'iniziativa, con lo slogan "Ricuciamolo
insieme", partita il 25 settembre 2017 grazie all'accordo tra
l'Accademia Nazionale dei Sartori e l'Istituto penitenziario di
Rebibbia, e sostenuta da BMW Roma che ha finanziato l'acquisto
di materiale didattico e attrezzature, rientra nel progetto più
ampio della rieducazione e del recupero.
In passerella i detenuti hanno indossato i risultati del
primo anno di corso: giacche, gilet, pantaloni interamente
realizzati da loro sotto la guida dei maestri dell'Accademia
Giuseppe Bertone e Franco Mariani. Il defilé è stato costituito
da venti creazioni "Made in Rebibbia" che racchiudono la
proposta stilistica del laboratorio di Alta Sartoria.
"La finalità del percorso didattico è formare figure
professionali in grado di rispondere alle richieste del mercato
e di creare opportunità concrete di reinserimento sociale", ha
detto la direttrice del carcere Rossella Santoro.
L'ultima uscita in passerella è stata un omaggio al Maestro
Ilario Piscioneri, ex presidente dell'Accademia nazionale dei
Sartori, recentemente scomparso. Piscioneri è stato l'ideatore
del corso e una guida dei detenuti-studenti che hanno poi
concluso la serata, indossando delle t-shirt con il suo volto
"in omaggio al primo uomo che ha creduto in una possibilità di
riscatto, attraverso l'acquisizione di un antico mestiere" hanno
sottolineato gli stessi detenuti. A fine serata il presidente
dell'Accademia nazionale dei Sartori Mario Napolitano insieme ai
figli del Maestro Piscioneri, Daniele, Alessandro e Manuel, ha
consegnato ai detenuti l'attestato del primo anno dei tre anni
in cui è strutturato il corso.
Presenti all'evento un gruppo di detenuti di Rebibbia insieme
ai proprio familiari e, tra gli altri, Andrea Lo Cicero, Claudio
Lotito, il vice capo della Polizia Nicolò D'Angelo, il direttore
dell'Ufficio legislativo del ministro della Difesa, Salvatore
Luongo, l'ad di BMW Roma Andrea Guccia, il direttore del Dap
Santi Consolo, il deputato Cosimo Ferri e Daniele Frongia,
Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi
cittadini del Comune di Roma.
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