Crescono i numeri della
sperimentazione didattica "Studenti-Atleti" promossa dal
Ministero dell'Istruzione in collaborazione con il Coni, la Lega
Serie A e il Comitato italiano paralimpico che permette agli
studenti impegnati nello sport agonistico di coniugare meglio
sport e studio, rimanendo al passo con i compagni. Già oltre
1500 studenti in 396 istituti in tutti Italia sono coinvolti
dalla sperimentazione che in quest'anno scolastico che sta
partendo viene consolidato e ampliato, arrivando a coinvolgere
quasi 3 mila studenti. Il titolare del Miur Marco Bussetti ha
infatti deciso l'allargamento della platea alle ragazze e ai
ragazzi di sport individuali e in squadra, professionistici e
non: ci saranno maggiori opportunità quindi per chi gioca a
pallavolo, calcio, basket, atletica, sport acquatici ecc per
oltre 70 discipline sportive praticate. La sperimentazione,
arrivata alla terza edizione, consente a chi va a scuola e fa
sport ad alto livello di avere percorsi di studio personalizzati
e seguire le lezioni anche a distanza nei momenti di maggiore
impegno sportivo. I numeri sono già triplicati rispetto all'anno
2016-2017. A fare la parte del leone è il Lazio con 304 studenti
atleti e la Lombardia con 282 provenienti da 87 scuole.
"Vogliamo che chi la passione per lo sport riesca a
conciliare l'impegno agonistico con lo studio - ha spiegato il
ministro Bussetti - abbiamo il dovere di ridare la giusta
collocazione allo sport all'interno delle scuole: lo sport è
disciplina, fare squadra, rispetto delle regole, senso di
responsabilità: tutti elementi utili a formare un buon
cittadino. Vogliamo contrastare l'abbandono sportivo o viceversa
scolastico di chi pratica sport". "Oggi c'è una forte presa
d'atto di questo problema, con la dimostrazione di grande
sensibilità da parte del ministero", ha esordito il presidente
del Coni, Giovanni Malagò. "Grazie, ministro: si capisce che sai
bene di cosa si parla. L'Italia - ha concluso Malagò - ha due
ferite da sanare; una è che la nostra Costituzione non ha
pensato a scrivere la parola sport. È un fatto grave". Alla
presentazione dell'iniziativa stamane erano presenti Simona
Quadarella, diciannovenne campionessa di nuoto, Marco Fichera,
spadista e già campione mondiale a squadre under 17 a Singapore
nel 2010 e gli studenti atleti del Liceo Scientifico Salvini di
Roma e Nitti di Napoli.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA