"L'Unicef sta seguendo i bambini
ucraini fuggiti dalla guerra dal punto di vista legale, cioè
tutti i bambini che vengono segnalati dalle ambasciate noi li
prendiamo in consegna, li vacciniamo e li inseriamo nelle
scuole, perché i vaccini che da noi sono previsti lì non lo sono
ed è giusto che questi bambini vengano inseriti subito nelle
scuole". Lo ha detto la presidentessa di Unicef Italia Carmela
Pace, in occasione della nomina di Bari a 'Città amica dei
ragazzi e degli adolescenti'. A Bari attualmente sono presenti,
segnalati ai servizi sociali, 43 minori ucraini di 39 famiglie,
sul totale di 181 persone fuggite dalla guerra e ospitate nel
capoluogo pugliese. "Si immagini cosa significa per un bambino
di 5, 7, 10, 12 anni, all'improvviso - ha detto la presidente
Unicef - non trovarsi più nella propria casa, con la propria
famiglia, con i compagni e gli amici di scuola. Abbiamo anche i
mediatori culturali - ha aggiunto - , per far sì che questi
bambini riescano a farsi capire e a essere ascoltati. Al momento
abbiamo questi bambini, ma non dobbiamo dimenticare i bambini
che sono in altre 146 parti del mondo dove ci sono le guerre".
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