Più fondi per la ricerca dedicata,
l'istituzione di un osservatorio sul tumore al seno che
comunichi i dati di quanti diventano metastatici dopo uno, 5, 10
o 15 anni e statistiche di sopravvivenza oltre i 5 anni,
modifiche legislative che velocizzino le autorizzazioni da parte
dell'Aifa di farmaci già approvati all'estero. E poi percorsi
specifici all'interno delle Breast unit e una maggiore
informazione su questo tipo di patologia "che smetta di darne
un'immagine banalizzata ed edulcorata ed includa il tema delle
recidive e delle metastasi".
Sono le richieste di 'Oltre il nastro rosa', un gruppo di
donne ammalate di tumore al seno metastatico che, oggi
pomeriggio al ministero della Salute in Piazza Castellani a
Roma, hanno organizzato un presidio aperto a tutti per far
conoscere la loro situazione. "Non viene presa in considerazione
- spiegano tre di loro - perché non è facile, né bella, né rosa.
La nostra situazione in realtà è nera. Questa è una evoluzione
del tumore al seno che non viene raccontata".
L'iniziativa, si legge in una nota, si svolge in occasione
della prima edizione della Giornata Nazionale di
Sensibilizzazione per il Tumore al Seno Metastatico, istituita
nel 2020 all'interno della campagna di prevenzione "Ottobre
rosa".
'Oltre il nastro rosa' è un comitato fondato nel 2018 "per
promuovere la conoscenza" di questa patologia e "per dare voce a
tante donne che vivono quotidianamente la malattia sulla propria
pelle - si legge nel comunicato - per tante quel fiocco non può
proprio essere rosa. Il tumore al seno metastatico non è per
niente roseo. Bisogna andare oltre la logica del fiocchetto rosa
e della prevenzione. La prevenzione - prosegue la nota - è
diagnosi precoce ma non evita la malattia e soprattutto non è
sempre vero che 'se preso in tempo si guarisce' e la soluzione è
ancora lontana".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA