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Isabelle, con un tumore al quarto stadio in cima all'Aconcagua

Isabelle, con un tumore al quarto stadio in cima all'Aconcagua

In viaggio con la figlia per un'avventura da ricordare

ROMA, 27 maggio 2019, 19:03

Redazione ANSA

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Isabelle, con tumore al quarto stadio in cima all 'Aconcagua - RIPRODUZIONE RISERVATA

Isabelle, con tumore al quarto stadio in cima all 'Aconcagua - RIPRODUZIONE RISERVATA
Isabelle, con tumore al quarto stadio in cima all 'Aconcagua - RIPRODUZIONE RISERVATA

 La scoperta di avere un tumore al polmone al quarto stadio è arrivata come un fulmine a ciel sereno, a gennaio 2018, nella vita di Isabella de la Houssaye, 55 anni, mamma di cinque figli. La donna non fuma, non beve e ha uno stile di vita incredibilmente attivo. Da quando ha saputo della patologia , ha completato 50 maratone e ha corso nei Campionati Ironman. E un suo obiettivo è stato intraprendere un'avventura da ricordare con ciascuno dei suoi figli, in particolare per spingerli al limite e insegnare loro "gioia e sofferenza allo stesso tempo". Con Bella, 22 anni, l'unica femmina, e seguita da due guide e da una reporter e un fotografo del New York Times che hanno raccontato le tappe del viaggio, ha portato a termine un'impresa che ha davvero dell'eccezionale: ha trascorso il mese di gennaio scalando la cima del Monte Aconcagua, nelle Ande argentine, è la montagna più alta di tutto l'emisfero meridionale ed è una delle Seven Summits del Pianeta.
    La scalata alla montagna dura circa due settimane, le temperature possono scendere fino a -40 gradi e richiedono particolari indumenti che tengano caldi, e solo il 30-40% degli scalatori raggiunge la cima. In più, le cure per il cancro e l'indebolimento hanno reso più difficile la respirazione di Isabella ad alta quota e ci sono state diverse altre sfide: la fatica a mangiare a causa della nausea, la preoccupazione di cadere perché le sue ossa erano diventate fragili, la maggiore suscettibilità alle temperature gelide.
    Quando sono arrivate in cima (6962 metri), madre e figlia si sono strette in un abbraccio e sono scese anche le lacrime.
    "Le montagne - ha spiegato Isabella al New York Times - hanno sempre un modo per farmi piangere".
   

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