/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Si tatua come Oetzi per ricostruire la tecnica di 5mila anni fa VIDEO

Si tatua come Oetzi per ricostruire la tecnica di 5mila anni fa VIDEO

L'esperimento di un tatuatore e un team di archeologi

16 marzo 2024, 17:53

di Elisa Buson

ANSACheck

I tatuaggi che imitano i disegni e la tecnica di quelli di Oetzi appena fatti (a sinistra) e sei mesi più tardi (fonte: Deter-Wolf et al., Exarc, 2022) - RIPRODUZIONE RISERVATA

I tatuaggi disegnati col carbone sul corpo di Oetzi sono stati realizzati perforando la pelle con uno strumento appuntito in osso o rame, mediante una tecnica simile a quella che i tatuatori moderni chiamano 'hand poke'. Lo dimostra uno studio pubblicato su European Journal of Archaeology da un team di ricercatori americani in collaborazione con un tatuatore professionista che ha ricostruito l'antica tecnica disegnando sulla propria pelle gli stessi segni impressi 5.300 anni fa dall'uomo di Similaun.

Un approccio decisamente insolito, quello scelto per cercare di risolvere il mistero dei 61 tatuaggi di Iceman, localizzati nella zona lombare, sull'addome, sul polso sinistro e sugli arti inferiori della mummia. Dopo la loro scoperta, qualcuno aveva ipotizzato che fossero frutto di incisione e successivamente questa teoria, sebbene non confermata, è rimasta ben radicata nell'opinione pubblica.



Per chiarire una volta per tutte la questione, i ricercatori guidati dall'archeologo del Tennessee Aaron Deter-Wolf si sono rivolti a due tatuatori professionisti, Danny Riday e Maya Sialuk Jacobsen, per provare a ricostruire l'antica tecnica usata da Oetzi. In particolare, i due artisti hanno riprodotto alcuni disegni sulla gamba di Riday, sperimentando otto tipologie di strumenti (fatti di ossa di animali, ossidiana, rame, zanne di cinghiale e un moderno ago d'acciaio) e quattro diverse tecniche di tatuaggio (hand tapping, hand poking, incisione e tatuaggio subdermico). I ricercatori, dal canto loro, hanno documentato il processo di guarigione della pelle e gli esiti, in modo da ottenere una sorta di database con cui confrontare i tatuaggi antichi e, in questo caso, quelli di Oetzi.

I risultati dimostrano che i disegni di Iceman non hanno caratteristiche compatibili con i tattoo realizzati per incisione, ma sono più simili a quelli fatti con la tecnica di hand poking, ovvero disegnati pungendo la pelle con uno strumento appuntito, una sorta di punteruolo realizzato in osso o rame. Simili strumenti sono stati trovati nella regione alpina dove è stato recuperato il corpo di Oetzi, ma finora non sono mai stati riconosciuti come strumenti utili alla pratica dei tatuaggi.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza