Per ora è confermato per il 16
gennaio il voto dell'Europarlamento sulle misure tecniche per la
pesca, tra cui quella a impulsi elettrici. L'argomento crea
divisioni tra i gruppi politici e le delegazioni nazionali e
sono attesi molti emendamenti alla proposta della Commissione Ue
di espandere le possibilità di utilizzare la controversa
tecnica. Gruppi come i Verdi chiedono più tempo e puntano a
posticipare il voto.
"In caso di un gran numero di emendamenti - dichiara Marco
Affronte - si potrebbe chiedere che il testo ritorni in
commissione pesca, e se così non fosse chiederemo il posticipo".
Di diverso avviso Renata Briano (S&D): "la campagna sulla pesca
a impulsi elettrici sposta l'attenzione da ciò che verrà
effettivamente votato, ossia un regolamento atteso da oltre
dieci anni dai pescatori, che chiedono semplificazione e
regionalizzazione delle scelte".
"In plenaria - conclude - sosterrò che sia mantenuto lo
status quo e la pesca a impulsi elettrici praticata solo nel
Mare del Nord, coinvolgendo al massimo il 5% della flotta. Il
Mediterraneo e gli altri mari non verranno toccati".
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