E' sempre più sostenibile il sushi
servito nella catena di ristoranti giapponesi Zushi creata
dall'imprenditore veronese Cristiano Gaifa. I 25 locali
localizzati in tutto il Nord Italia hanno aderito al programma
Sustainable Restaurant dell'associazione internazionale Friend
of the Sea, che verifica l'impatto sull'ambiente della pesca e
la responsabilità sociale dei prodotti pescati e allevati. Una
vera e propria svolta green per la catena a 12 anni dalla sua
fondazione, che non si limita alla fornitura di materia prima
certificata, ma prevede anche l'eliminazione totale dei
sacchetti di plastica e la graduale sostituzione della flotta
aziendale con auto e motorini elettrici per le consegne a
domicilio. Da circa due mesi davanti ad alcuni ristoranti della
catena, sono state posizionate le prime colonnine elettriche di
cui possono beneficiare anche i clienti.
"L'attenzione al rispetto e alla salvaguardia di specie
ittiche a rischio di estinzione - spiega l'imprenditore - è
stata uno dei nostri valori di rifermento sin dall'apertura del
primo ristorante, ma oggi sentiamo il bisogno di fare ancora di
più. Aderendo al programma ci siamo impegnati a rifornirci di
specie ittiche certificate FoS e ad aumentare nel breve periodo
la percentuale di pescato e allevato sostenibile fino a
raggiungere una percentuale superiore al 90%". Secondo il
fondatore e direttore di Friend of the Sea, Paolo Bray, "la
partecipazione di Zushi al programma è un'ulteriore
dimostrazione che anche in Italia ristoratori e consumatori sono
sempre più consapevoli dell'importanza della tutela
dell'ambiente e delle condizioni di lavoro di chi assicura il
cibo sulle nostre tavole".
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