(V. 'Il Pe chiede l'origine della frutta... delle 16:21)
Storico si della Commissione ambiente
del Parlamento Europeo all'obbligo di indicare la provenienza
della frutta utilizzata in succhi e marmellate, oltre che per il
miele per il quale vengono rese ancora più trasparenti le
etichette con l'indicazione delle percentuali dei mieli
provenienti dai diversi Paesi nelle miscele. Lo rende noto con
soddisfazione la Coldiretti in riferimento all'adozione del
progetto di relazione in Commissione ambiente del Parlamento
Europeo sulla cosiddetta Direttiva "Breakfast".
"Un passo importante - ha affermato il presidente della
Coldiretti, Ettore Prandini - fortemente sollecitato dalla
Coldiretti impegnata da danni nel percorso di trasparenza
dell'informazione ai consumatori sull'origine degli alimenti
portati a tavola, a tutela della libertà di scelta". Si tratta,
aggiunge, di "un risultato reso possibile dalla sensibilità
dimostrata dagli Eurodeputati che ora dovrà essere mantenuta nel
Parlamento in plenaria e poi difesa al trilogo tra Commissione,
Parlamento e Consiglio".
Coldiretti definisce l'intesa "un obiettivo importante sul
piano della salute, dell'economia, dell'occupazione e
dell'ambiente in Italia che è il secondo produttore europeo di
frutta dopo aver detto addio a oltre 100 milioni di piante di
frutta fresca negli ultimi quindici anni con la scomparsa che
riguarda tutte le principali produzioni, dalle mele alle pere,
dalle pesche alle albicocche, dall'uva da tavola alle ciliegie,
dalle arance alle clementine, secondo l'analisi della Coldiretti
su dati Istat".
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